MEDFILM FESTIVAL 2023: TUTTI I VINCITORI

MEDFILM FESTIVAL PRESENTA PUBBLICATO DA 17 Novembre 2023MEDFILM FESTIVAL XXVIIII

MEDFILM FESTIVAL — 29ª EDIZIONE
IL CINEMA DEL MEDITERRANEO A ROMA
9 — 19 NOVEMBRE 2023

Si è tenuta la cerimonia di premiazione della 29ª edizione del Medfilm Festival, il programma prosegue al MAXXI fino al 19 novembre e su Mymovies fino al 26 novembre.

Sala piena, serata intensa e partecipata quella della Cerimonia di Premiazione della 29ª edizione del MedFilm Festival. La manifestazione dedicata alle cinematografie del Mediterraneo, ha portato a Roma 70 film e 60 ospiti, in rappresentanza di 34 paesi, con un focus sul cinema Spagnolo. Museo MAXXI – Museo nazionale delle arti del XXI secolo, Cinema Savoy, Museo MACRO, Teatro Palladium, Università La Sapienza sono i luoghi che hanno ospitato il programma che prosegue al MAXXI fino al 19 novembre e su Mymovies fino al 26 novembre, per portare ancora più lontano e ad un pubblico ancora più vasto, i film proposti dal festival.

Di seguito tutti i vincitori della 29ª edizione:

CONCORSO UFFICIALE LUNGOMETRAGGI

La Giuria del Concorso Ufficiale, composta da Anna Ferzetti, Annalisa Camilli, Ilaria Macchia, Esmeralda Calabria e Carla Altieri ha decretato:

❯ PREMIO AMORE E PSICHE PER IL MIGLIOR FILM:

DANCING ON THE EDGE OF A VOLCANO di CYRIL ARIS (Libano, 2023, 87′)

Un documentario che è come un canto di speranza per un paese che, soffocato dalla tragedia, non può soccombere, ma anzi ha il compito, attraverso l’arte, di rialzarsi sempre. I personaggi, i dialoghi e le scene di questo film promuovono una grande spinta verso il futuro che non lascia indifferenti, ci coinvolge e ci riguarda tutti.

❯ PREMIO SPECIALE DELLA GIURIA:

THE BURDENED di AMR GAMAL (Yemen, 2023, 91’)

Un intenso spaccato della società yemenita raccontato senza toni enfatici, ma con uno stile essenziale e allo stesso tempo emozionante. A partire dalla storia di una famiglia della classe media, istruita e aperta, il film riesce a raccontare la situazione di un paese in guerra, senza esotismi, né stereotipi. Interamente girato ad Aden, ha anche il pregio di dare accesso alla realtà di un paese, altrimenti dimenticato.

❯ PREMIO ESPRESSIONE ARTISTICA:

THE MOTHER OF ALL LIES di ASMAE EL MOUDIR (Marocco, 2023, 97’)

Un film che racconta la storia privata della regista attraverso il mescolarsi di un registro realistico e di uno finzionale, che scena dopo scena si combinano l’uno con l’altro in modo innovativo e mai gratuito, avvolgendo lo spettatore in un racconto intimo e profondo.

❯ MENZIONE SPECIALE DELLA GIURIA:

MARÍA VÁZQUEZ, protagonista di MATRIA di ÁLVARO GAGO (Spagna, 2023, 99’)

Per aver saputo interpretare con intensità un personaggio magnetico e pieno di vita. Vázquez ha fatto un lavoro approfondito sul corpo che l’ha resa credibile per lo spettatore, riempie lo schermo con la sua presenza e riesce a raccontare la condizione di una donna indipendente e combattiva in un territorio periferico e abbandonato della Spagna.

CONCORSO INTERNAZIONALE CORTOMETRAGGI

La Giuria del Concorso Internazionale Cortometraggi, composta da 11 studenti delle scuole di cinema di Marocco, Slovenia, Grecia, Francia, Qatar, Tunisia, Spagna, Algeria, Italia e i detenuti in rappresentanza dei quattro istituti di pena coinvolti nel progetto Methexis (Casa Circondariale di Rebibbia Nuovo Complesso, Casa di Reclusione Roma Rebibbia, Casa Circondariale Femminile Roma Rebibbia, Rebibbia Terza Casa) ha decretato:

❯ PREMIO METHEXIS PER IL MIGLIOR CORTOMETRAGGIO:

LA VOIX DES AUTRES di FATIMA KACI (Francia, 2023, 30’)

Per la perfezione con cui ogni più piccola scelta contribuisce a costruire una storia toccante, che non può lasciare indifferenti. Ogni aspetto, la regia, la fotografia e il montaggio sono al servizio di una scrittura elegante e profonda. Ogni elemento si fonde con gli altri in maniera organica: la semplicità di La voix des autres non è un limite ma un obiettivo raggiunto e colpisce per la sua potenza. E infine per l’incredibile interpretazione di Amira Chebli, che dà forma sullo schermo ad un conflitto personale, che è di tutti e forse anche e soprattutto del cinema stesso.

❯ PREMIO CERVANTES ROMA al cortometraggio più creativo:

BACK di YAZAN RABEE (Siria, 2023, 7’)

Per la perfezione con cui ogni più piccola scelta contribuisce a costruire una storia toccante, che non può lasciare indifferenti. Ogni aspetto, la regia, la fotografia e il montaggio sono al servizio di una scrittura elegante e profonda. Ogni elemento si fonde con gli altri in maniera organica: la semplicità di La voix des autres non è un limite ma un obiettivo raggiunto e colpisce per la sua potenza. E infine per l’incredibile interpretazione di Amira Chebli, che dà forma sullo schermo ad un conflitto personale, che è di tutti e forse anche e soprattutto del cinema stesso.

❯ MENZIONI SPECIALI DELLA GIURIA:

THINGS UNHEARD OF di RAMAZAN KILIC (Turchia, 2023, 15’)

Per la tenerezza e la leggerezza con cui viene trattato un argomento così crudo. La narrazione è essenziale, condotta con sapienza e un incredibile gusto visivo.

THE KEY di RAKAN MAYASI (Palestina, 2023, 18’)

Per l’originalità con cui un argomento così urgente viene trattato, grazie all’uso del genere, della tensione e dell’elemento surreale.

I PROMISE YOU PARADISE di MORAD MOSTAFA (Egitto, 2023, 25’)

Per la poesia dei suoi silenzi e per l’incredibile capacità tecnica e artistica di comporre le immagini del film.

PREMIO VALENTINA PEDICINI — MIGLIOR OPERA PRIMA E SECONDA

La giuria del Premio Valentina Pedicini, composta da Laura Samani, Astrid de Berardinis, Nolwenn Delisle ha decretato:

❯ MIGLIOR FILM:

THE MOTHER OF ALL LIES di ASMAE EL MOUDIR (Marocco, 2023, 97’)

La regista è stata in grado di stimolare un processo di cura attraverso il recupero creativo di una memoria che è al contempo individuale e collettiva e lo ha fatto realizzando un documentario cinematograficamente spettacolare con un talento ed una maturità registica sorprendenti per un’opera prima.

MEDFILM WORKS IN PROGRESS

La giuria dei MedFilm Works in Progress, composta da Jana Wehbe, Marco Spoletini, Fabrizio Mambro ha decretato:

Oim Prize (€10.000) a PASSING DREAMS di RASHID MASHARAWI (Palestina)

Premio Stadion Video (€3.500) a FIDAN di AYÇIL YELTAN (Turchia)

Premio MedFilm Pitching (€1.000) a BLEACH di KALTRINA KRASNIQUI (Kosovo) e LOVE-45 di ANAS KHALAF (Siria)

PREMIO DIRITTI UMANI AMNESTY INTERNATIONAL

Riccardo Noury, portavoce di Amnesty International, ha assegnato il Premio Diritti Umani Amnesty International della 29ª edizione del MedFilm Festival a:

ENDLESS BORDERS di ABBAS AMINI (Iran, 2023, 111’)

Per lo scarno, mai inutilmente violento eppure potentissimo affresco di un territorio attraversato da abusi e brutalità che si affiancano e, spesso, si sovrappongono. Come sempre, le persone più vulnerabili sono quelle che subiscono le violazioni dei diritti umani e le discriminazioni più insopportabili. Come spesso accade, la speranza è nelle persone che trovano il coraggio di opporsi, di resistere, di mettere in discussione usi e realtà ostili e di lottare per la libertà, anche a rischio della propria vita.

WWF MEDFILM AWARD

La giuria WWF, composta da Luca Ward, Alan Cappelli, Eleonora Mastropietro, ha assegnato il WWF MEDFILM AWARD e il premio di €1.000 a:

SECADEROS di ROCIO MESA (Spagna, 2023, 98’)

Per la capacità di raccontare la natura non come luogo o contesto ma come senso di vita, fuggendo alla tentazione dell’idillio bucolico. Per la verità degli attori, lo stile, e la capacità di coniugare realtà e dimensione onirica, sullo sfondo di una situazione di crisi.

MEDFILM FESTIVAL XXVIIII — PREMI COLLATERALI

GIURIA UNIVERSITARIA

La Giuria universitaria composta da 40 studenti delle Università di Roma: La Sapienza, Tor Vergata, UNINT-Università degli Studi Internazionali di Roma, UNIMED–Unione delle Università del Mediterraneo, Luiss Business School, John Cabot University, ha così decretato per la sezione lungometraggi in concorso:

❯ PREMIO MIGLIOR LUNGOMETRAGGIO:

DANCING ON THE EDGE OF A VOLCANO di CYRIL ARIS (Libano, 2023, 87′)

Tentare la realtà attraverso la finzione, facendo leva su una regia impeccabile e caratterizzata da un ritmo incalzante. Cyril Aris dimostra come dalla crisi possano nascere un giudizio consapevole e l’analisi sul potere e il senso dell’arte. Immagini sincere, di finzione e d’archivio si intersecano restituendo dignità e speranza al popolo libanese. È la documentazione in tempo reale del lavoro di una troupe cinematografica, che attraverso le loro riprese, come fossero pensieri, ha rivoluzionato il modo di osservare una realtà tragica traendone da essa ispirazione e la necessità costante di una rinascita.

❯ PREMIO LUNGOMETRAGGIO PÌU CREATIVO:

THE MOTHER OF ALL LIES di ASMAE EL MOUDIR (Marocco, 2023, 97’)

La regista compie un viaggio dedito all’introspezione storica e personale. Attraverso un’idea registica autentica, l’autrice sperimenta una narrazione consapevole che fa riacquisire materialità alla Storia e affronta senza paura i conflitti generati dall’incessante dialettica tra finzione e realtà, ricercando costantemente il vero.

Per la sezione cortometraggi in concorso ha così decretato:

❯ PREMIO MIGLIOR CORTOMETRAGGIO:

LA VOIX DES AUTRES di FATIMA KACI (Francia, 2023, 30’)

Per la necessità di dare voce a chi non ce l’ha preservando la propria umanità.

❯ PREMIO CERVANTES AL CORTOMETRAGGIO PÌU CREATIVO:

THE KEY di RAKAN MAYASI (Palestina, 2023, 18’)

Per la capacità di raccontare la questione palestinese attraverso un genere estraneo alle solite narrazioni. Il topos del desiderio di ritorno a casa arriva diretto attraverso la metafora della chiave.

GIURIA PIUCULTURE

La giuria Piuculture composta da Shiva Boroumand, Mihaela Mitrut, Djafarou Zakaria Alidou, Indri Shiroca, Iryna Zarichniuk, Daniela Ionita ha assegnato:

❯ PREMIO MIGLIOR FILM:

DANCING ON THE EDGE OF A VOLCANO di CYRIL ARIS (Libano, 2023, 87′)

Un film sui film, che racconta la magia del set e l’essenza di fare cinema. È un’opera che lascia lo spettatore inizialmente spiazzato, disorientato, incapace di distinguere il presente dal passato, la realtà dalla finzione. Solo in un secondo momento la confusione si dissipa o forse diventa irrilevante capire se ci troviamo di fronte ad un documentario o ad un film sul cinema. Quello che vediamo sullo schermo è il racconto delle difficoltà che si presentano nel dietro le quinte di un set e della caparbietà di una troupe che, a dispetto di una situazione ambientale complicatissima, all’indomani dell’esplosione del porto di Beirut, decide comunque di portare a termine il proprio lavoro. Cyril Aris, regista, sceneggiatore e montatore libanese, ci racconta di una città profondamente ferita, di un Paese perennemente sull’orlo del baratro, alle prese con molteplici crisi, che diventano coprotagonisti di una storia sulla dedizione e sull’amore per il cinema, vissuto come una vera vocazione. Uno sguardo originale e interessante, un linguaggio cinematografico incredibile, delle musiche e una fotografia memorabili lo rendono un vero gioiello, all’interno di una selezione di altissima qualità.

❯ PREMIO ALLA CARRIERA 2023:

Assegnato ad ÁNGELA MOLINA

Per la sua versatilità fuori del comune, per le infinite sfumature interpretative di cui è capace, per l’enorme abilità nel passare dal cinema d’autore più raffinato alle grosse produzioni statunitensi, senza mai perdere un briciolo della sua classe e del suo desiderio di esplorare la gamma dei sentimenti umani. Figlia d’arte, icona della transición española, dotata di un’eleganza naturale e della piena padronanza dei ruoli, Ángela Molina è dalla fine degli anni Settanta una delle attrici più versatili ed intense del cinema europeo. Questo premio è un riconoscimento a quarantacinque anni di incredibile carriera cinematografica, senza mai dimostrarli.

❯ PREMIO KOINÈ 2023:

Assegnato a UNICEF

Alla luce della sua azione nei luoghi più difficili del pianeta, come i terribili teatri di guerra, e del suo aiuto ai più piccoli in Italia attraverso progetti come l’Ospedale Amico dei Bambini, il MedFilm Festival è onorato e lieto di conferire all’UNICEF il Premio Koinè 2023, riconoscimento dedicato ogni anno ad una personalità o ad un ente del mondo dell’arte, della cultura, della scienza, dell’associazionismo che si sia distinta, con le proprie azioni e con la propria opera, per l’impegno a mantenere vivo il dialogo tra i popoli, alla ricerca di punti di contatto e linguaggi condivisi.

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