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MEDFILM FESTIVAL

2018

LA VENTIQUATTRESIMA EDIZIONE DEL MEDFILM FESTIVAL SI È SVOLTA DAL 9 AL 18 NOVEMBRE A ROMA.

Si è conclusa con un bagno di folla la 24a edizione del MedFilm Festival, suggellando nel migliore dei modi una delle edizioni più riuscite e significative nella storia recente del festival.

Il festival, presieduto da Ginella Vocca e diretto per la prima volta da Giulio Casadei, si è tenuto presso il Cinema Savoy, il MACRO ASILO – Museo di arte contemporanea di Roma e il Nuovo Cinema Aquila. Programma come di consueto imponente con 79 film provenienti da 34 paesi. Ad aprire il festival, in concorso, il film siriano The Day I Lost My Shadow di Soudade Kaadan, Leone del futuro a Venezia 75.

A chiudere il festival, fuori concorso, il maestro israeliano Amos Gitai con A Tramway in Jerusalem, una commedia umana e politica che osserva, con tagliente ironia, momenti della vita quotidiana di alcuni passeggeri: un viaggio caleidoscopico nella Gerusalemme di oggi.

Tra le presenze internazionali al festival sono arrivati, tra gli altri, Meryem Benm’barek – Marocco, Ali Mosaffa – Iran, Mónica Garcia – Spagna, Cagla Zencirci, Guillaume Giovanetti – Turchia, Mohamed Ben Attia, Azza Chaabouni, Latifa Doghri, Salem Trabelsi – Tunisia, Wolfgang Fischer – Germania, Stefan Kruse – Danimarca, Stefano Savona. Tanti critici, giornalisti e scrittori italiani hanno partecipato alle proiezioni presentando film e moderando i dibattiti con gli ospiti: Mario Sesti, Federico Pontiggia, Giona A. Nazzaro, Angela Prudenzi, Sergio Sozzo, Crispian Balmer, Eric Jozsef, Stefania Ulivi, Katia Ippaso, Tiziana Lo Porto, Enrica Colusso, Marco Pistoia, Francesca Bellino, Monica Stambrini e Daria Pomponio.

Il Medfilm Festival ha consegnato due Premi alla Carriera, alla regista Liliana Cavani, “per aver sempre inseguito la libertà e il dialogo, per il suo impegno intellettuale e morale contro la banalità e contro gli stereotipi femminili” e alla produttrice Dora Bouchoucha, “per aver usato il suo talento e il suo coraggio al servizio del cinema e di tutte le donne, da produttrice innovativa e inarrestabile in un settore in prevalenza maschile“. Ilaria Cucchi ha quindi consegnato il Premio KOINÉ 2018 a Amnesty International, “per la capacità di intervenire in modo innovativo in situazioni di emarginazione e grave disagio, ponendosi il duplice obiettivo della tutela dei diritti e della formazione dei più giovani, stimolando la curiosità alla diversità culturale e sociale. In un contesto come quello attuale, attraversato da profonde crisi, la capacità progettuale e di lavoro di rete di Amnesty International è un esempio di impegno e tenacia, per continuare credere profondamente nella dignità dell’essere umano e a combattere per i diritti di tutti”.

19000 Visitatori

79 Film proiettati

3 Sale cinematografiche