SINOSSI

Cadute, ferite dell’anima, cicatrici e possibili cammini di superamento emergono nel corso del progetto didattico Miur – CPIA di Messina “Cinema forma dell’anima”. Il set è la vecchia scuola/biblioteca dell’ospedale psichiatrico giudiziario, uno spazio quasi metafisico, denso di oggetti ormai desueti, di dolori e sorrisi perduti nel tempo. Nel tempo della detenzione, Vito ritrova in un angolo della memoria il ricordo di un “salvataggio” in mare, la sottrazione di una ragazza dalle spire di un mare in tempesta e dalla morte.

SALVO PRESTI

Specializzato in italianistica e dottore di ricerca in discipline filosofiche e simboliche, filmmaker e autore indipendente, Salvo Presti è stato regista presso la testata culturale della Rai, autore di cortometraggi e documentari. Ha curato la regia del docufilm Luce verticale. Rosario Livatino. Il martirio. Ha curato la direzione artistica del Circuito del Mito, iniziativa della Regione Siciliana.