MEDFILM FESTIVAL 2009: IL CINEMA COME FONTE DI INNOVAZIONE

MEDFILM FESTIVAL PRESENTA PUBBLICATO DA 9 Ottobre 2009FRANCIA, MAROCCO, MEDFILM FESTIVAL XV

MEDFILM FESTIVAL XV EDIZIONE
ROMA 7 — 15 NOVEMBRE

Fedele al suo obiettivo di promuovere il dialogo tra le sponde del “mare di mezzo” attraverso le cinematografie del nord e del sud, il più antico festival internazionale di cinema della capitale torna dal 7 al 15 novembre, con una nuova mèsse di film, affascinanti sfaccettature di diverse culture che nel Mediterraneo trovano un denominatore comune.

Un ricco cartellone, 132 opere tra lungometraggi, corti e documentari, per la maggior parte in anteprima. La proposta cinematografica di quest’anno ha un filo conduttore: il coraggio di giovani registi che trattano con determinazione gli argomenti del nostro quotidiano, veri talenti, autentici viaggiatori che attraversano la diversità vissuta come un valore.

Ad inaugurare il festival, il 7 novembre all’Auditorium della Conciliazione, il film LE GRAND VOYAGE, del marocchino Ismael Ferroukhi, un emozionante road movie che mette a confronto un padre e un figlio profondamente diversi, obbligati ad affrontare un viaggio di 5500km in macchina attraverso l’Europa, i Balcani, la Turchia, la Siria fino alla Mecca. Gli imprevisti diventeranno momenti di vicinanza e illumineranno aspetti dell’altro non ancora rivelati, il viaggio rappresenterà per entrambi un nuovo inizio. Ad arricchire di inedite considerazioni il punto di vista del regista marocchino sull’Europa. Il film, vincitore del Leone del Futuro alla 61ª Mostra di Venezia, è un omaggio ai due paesi ospiti d’onore: Marocco e Francia.

Il Concorso Ufficiale presenta 11 pellicole, di cui ben cinque sono l’esordio nel lungometraggio di registi certamente destinati a scrivere il futuro della storia del cinema mediterraneo, come il libanese Hany Tamba con MELODRAMA HABIBI, coproduzione franco-libanese che racconta con ironia e tenerezza di un cantante finito nel dimenticatoio in Francia dopo una sola canzone, o il turco Mahmut Fazil Coskun con UZAK IHTIMAL storia di un muezzin che si innamora di un’infermiera cattolica legata ad uno strano bibliotecario. Anche ANDER dello spagnolo Roberto Caston è un’opera prima, una vicenda intima e profonda sullo sfondo della vita contadina nei Paesi Baschi, il cui ritmo secolare e lento viene sconvolto dall’arrivo di un lavorante peruviano di cui il capofamiglia si innamora. Uno scandalo nella Spagna profonda e retrograda, ma non quanto l’essere gay nel contesto della comunità ultraortodossa di Gerusalemme, raccontato in EYES WIDE OPEN, tra le anteprime nazionali più attese di questa edizione, dell’israeliano Haim Tabakman, che con rara intensità e rigore formale porta i due protagonisti a compiere il loro destino infrangendo con coraggio un tabù secolare.

È un’opera prima anche il film italiano in concorso, GOOD MORNING, AMAN di Claudio Noce con Valerio Mastandrea che ha partecipato anche alla produzione del film, storia di amicizia, integrazione, speranza sullo sfondo di una Roma distante e multietnica. Le difficoltà d’integrazione per gli emigranti di seconda generazione segnate dal bisogno di risalire alle proprie origini, di ritrovare la propria identità, sono al centro di due film in concorso: ATHANASIA del greco Panov Karkanevatos, coproduzione Grecia, Usa, Olanda e Belgio, viaggio di una ragazza di origini greche che dal Canada parte alla ricerca del padre naturale, accompagnata in questa faticosa presa di coscienza dal padre adottivo; e AGUAS MIL del portoghese Ivo M. Ferreira, ancora il racconto del viaggio di un figlio a ritroso nel tempo, sulle tracce del padre scomparso durante la dittatura.

Numerosi i personaggi femminili forti, sempre presenti nella cinematografia mediterranea: in HIJAB EL HOB del marocchino Aziz Salmy troviamo Batoul, una promettente dottoressa, fortemente credente, decisa a portare avanti la sua gravidanza fuori dal matrimonio; alla tunisina Raja Amari, il thriller drammatico DOWAHA, inquietante ritratto di tre donne che vivono volontariamente isolate dal mondo in una casa teatro di risentimenti; ancora una donna, un’inedita e bravissima Isabelle Adjani, ne LA JOURNÉE DE LA JUPE del francese Jean-Paul Lilienfeld, alle prese con la difficoltà di gestire l’inquietudine giovanile che specie nelle periferie parigine esplode in violenza.

La rosa dei film candidati al Premio Amore e Psiche comprende un’altra attesa anteprima romana, LONDON RIVER del regista franco-algerino Rachid Bouchareb, come sempre impegnato in temi di attualità: il film ci riporta al 7 luglio 2005, quando a Londra l’esplosione di quattro ordigni uccise 56 persone, ferendone oltre 700. Ousmane e la signora Sommers, normali cittadini e perfetti estranei, metteno da parte pregiudizi e differenze culturali e religiose, facendosi forza a vicenda nella ricerca dei loro figli scomparsi dopo gli attentati.

Filo conduttore della selezione per il Premio Eurimages Italia – Nuova Europa le relazioni interpersonali vissute in microcosmi dove delusioni e speranze si alternano nel contesto di un’Europa che racconta il suo cambiamento. MedFilm Festival destina uno spazio particolare agli autori dei Balcani che, reduci di guerra, elaborano il recente passato per ricostruire un futuro.

A raccontare il vecchio continente alle prese con le sue nuove identità, MedFilm Festival in collaborazione con il Parlamento europeo dedica un omaggio al Premio Lux, progetto finalizzato alla diffusione del cinema europeo.

Il cinema italiano è presente con la sezione competitiva Premio Italia nel Cinema, un’attenta selezione di opere prime o seconde. Il premio verrà assegnato da una giuria di giornalisti della stampa estera.

Alla sua seconda edizione il Premio Open Eyes, spazio competitivo dedicato ai documentari a cura del regista e autore Angelo Loy, che quest’anno indagherà il tema delle frontiere. Il Concorso Documentari occupa già un posto di primo piano nell’ambito dell’offerta del festival e verrà presentato interamente al Nuovo Cinema Aquila inaugurato dalla proiezione del documentario vincitore del Festival di Locarno 2009, LA FORTRESSE dello svizzero Fernand Melgar.

Una segnalazione particolare al Premio Méthexis, giunto alla nona edizione, riservato ai cortometraggi e assegnato da una giuria del tutto speciale composta da studenti delle scuole nazionali di cinema e da detenuti della Casa Circondariale “Nuovo Complesso” di Rebibbia. L’iniziativa è nata 9 anni fa per promuovere, attraverso i protagonisti del cinema di domani, il dialogo interculturale, la cooperazione e la pace tra culture diverse e persone diverse accomunate dalla volontà di migliorare sé stesse e il mondo circostante.

MAROCCO E FRANCIA OSPITI D’ONORE: alla filmografia dei due paesi sono dedicate le vetrine speciali, “Elogio all’erranza” che insieme ad una forte valenza artistica e di qualità dei film selezionati, offre al pubblico una panoramica sul cinema marocchino degli ultimi dieci anni, e “Le Regard des Autres”, appuntamento fisso del MedFilm Festival in omaggio alla capacità del sistema produttivo cinematografico francese che ha fatto dell’integrazione culturale un importante prodotto di mercato. La rassegna è ospitata nella sala di Villa Medici dove verrà proiettato L’ULTIMO PULCINELLA di Maurizio Scaparro.

PREMI SPECIALI: In occasione del suo XV compleanno, MedFilm Festival ha istituito 3 nuovi premi: il Premio Koinè, per la capacità di comprendere in un linguaggio comune i punti di contatto tra culture e popoli diversi, attribuito allo scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun; il Premio Nuovi Talenti, dedicato a giovani artisti destinati ad essere protagonisti del cinema e dell’arte di domani e attribuito all’attrice marocchina Sanaa Alaoui e all’artista Francesco Cuomo, creatore dell’immagine 2009 della manifestazione e il Premio Cervantes Roma, che andrà al corto vincitore della sezione Cortometraggi in concorso, destinato a promuovere e incoraggiare il cinema giovane che esprime qualità tecniche e ricchezza di contenuti.

Premio alla Carriera alla regista francese Claire Denis per il valore delle sue opere: tra lungometraggi, corti, documentari e importanti progetti collettivi (il film a puntate TEN MINUTES OLDER: THE CELLO), la regista propone un cinema vitale e problematico, sensoriale e complesso, sfuggente e sofisticato. Un cinema intenso, emozionante, che scava nel quotidiano e rapisce per la fluidità del racconto che ha spesso come sfondo quell’Africa tanto amata dove l’artista è cresciuta.

L’Africa sarà ancora protagonista con un evento speciale: il 9 novembre MedFilm Festival ospiterà a Palazzo delle Esposizioni il centrocampista marocchino Houssine Kharja, nato in Francia e attualmente in campo nel Genoa e nella famosa Lions de l’Atlas, la nazionale di calcio del Marocco. La sua storia personale racconta la capacità del talento di imporsi trasformando i desideri in realtà. Abbiamo legato la sua immagine di giovane che è stato capace di coronare il suo sogno, a quella degli studenti di cinema che saranno al festival in qualità di giurati del premio Méthexis. Tra loro anche 2 giovani cineasti marocchini con i cortometraggi prodotti dalla Scuola di Cinema di Casablanca fondata dall’Istituto Luce e dalla Regione Lazio. Nel corso della serata Houssine Kharja inviterà il pubblico ad aderire alla campagna 1GOAL Education for all che, in occasione dei Campionati del Mondo di Calcio in Sudafrica del prossimo anno, punta a raccogliere almeno 30 milioni di firme per far pressione sui leader del mondo affinché mantengano l’impegno di scolarizzare quei 75 milioni di bambini che non hanno accesso alla scuola.

Uno speciale ringraziamento va ad Ivano De Matteo per aver realizzato il trailer di questa edizione del festival — “I luoghi fantastici, i colori vivaci, i volti intensi dei protagonisti dei film, una musica che ha per base una taranta contaminata da strumenti balcanici e mediorientali, insieme con ironia, amore, religione per una folle corsa verso il mare”. Montaggio di Roberto Di Tanna e musica di Francesco Cerasi.

Infine, MedFilm Festival subito dopo l’evento di Roma proseguirà il suo viaggio per approdare ad Istanbul dal 4 al 10 dicembre con la seconda edizione del FESTIVAL DI CINEMA ITALIANO A ISTANBUL: 30 film italiani distribuiti da società italiane al fine di creare un rapporto diretto tra gli operatori. Gli eventi internazionali curati dal MedFilm Festival si svolgono con cadenza annuale a Tunisi, Algeri, Istanbul e dal 2010 si aggiungeranno il Marocco e la Libia.

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