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FESTIVAL DEL CINEMA MEDITERRANEO DI TÉTOUAN
FESTIVAL DU CINÉMA MÉDITERRANÉEN DE TÉTOUAN
MedFilm Festival riprende il viaggio verso il Sud
Festival del Cinema Mediterraneo di Tétouan
25 marzo / 1 aprile 2017
ITALIA E MAROCCO SEMPRE PIÙ VICINI GRAZIE AL CINEMA
“La bellezza della complessità e la forza del dialogo, segni distintivi della dimensione culturale del Mediterraneo, vanno preservati, oggi più che mai, attraverso una continua e delicata opera di tessitura di rapporti di conoscenza, scambio e cooperazione che abbiano al centro l’espressione artistica e umana delle genti che lo abitano. Con il riaffacciarsi dei fantasmi della separazione, dell’esclusione, della segregazione diventa di fondamentale importanza affermare la vicinanza tra i popoli delle sponde del nostro mare, il Mediterraneo, attraverso i valori dell’uguaglianza e della condivisione.”
– Ginella Vocca, Presidente MedFilm Festival
Da 23 anni MedFilm Festival si muove in questa direzione, proseguendo, con rinnovata forza e convinzione, la sua attività di internazionalizzazione, di relazione con i popoli e le culture della vasta area che va dal Mediterraneo al Medio Oriente. E dunque il MedFilm Festival riparte, destinazione Sud, per il suo viaggio di ricerca attraverso la lingua universale del cinema partecipando, per il nono anno consecutivo, al Festival du Cinéma Méditerranéen de Tétouan, in Marocco, con una significativa selezione di film ed ospiti italiani.
Il legame tra le due iniziative è sempre più forte. In particolare, quest’anno, Tétouan mutua dal MedFilm Festival un’importantissima attività: il Forum delle scuole nazionali di cinema dell’Area. Giunto come il MedFilm Festival alla 23° edizione, il Festival du Cinéma Méditerranéen de Tétouan – dal 25 marzo al 1 aprile – resta una delle più interessanti manifestazioni di cinema del Maghreb, guidata dallo storico direttore artistico Ahmed Elhousni, e dedicata alla promozione del cinema mediterraneo di qualità.
In questi anni il MedFilm Festival ha portato in Marocco oltre 70 film italiani. La promozione del cinema italiano in Marocco, si inserisce nel quadro del Protocollo di Intenti siglato nel 2009 tra il Presidente del MedFilm Festival Ginella Vocca e il Segretario Generale del Ministero della Comunicazione marocchino Belardi Redouane, finalizzato a rafforzare le relazioni culturali e commerciali tra i due paesi.
Tra i vincitori delle ultime edizioni del festival di Tétouan ricordiamo: “L’ATTESA” di Piero Messina, “IL GIOVANE FAVOLOSO” di Mario Martone, “ANIME NERE” di Francesco Munzi, “MIELE” di Valeria Golino, “RECUIEM” di Valentina Carnelutti, “LE COSE BELLE” di Agostino Ferrente e Giovanni Piperno, “IO SONO LÌ” di Andrea Segre, “LA KRIPTONITE NELLA BORSA” di Ivan Cotroneo, “ALZA LA TESTA” di Alessandro Angelini.
Presidente di giuria della 23° edizione del festival marocchino, l’acclamato regista egiziano, Yousry Nasrallah, attivo protagonista della Primavera araba, che aveva inaugurato la scorsa edizione del MedFilm Festival con l’anteprima italiana del suo ultimo film “BROOKS, MEADOWS AND LOVELY FACES”. Il programma del festival è ricco e variegato: dodici film, provenienti da 15 paesi del Mediterraneo, sono in competizione per il Premio principale, il Tamouda d’Or (7.000,00€) e per gli altri premi: Premio speciale della giuria Mohamed Reggab (3.500,00€), Premio opera prima Azzedine Meddour (1.500,00E), Premio per la migliore attrice e premio per il miglior attore (1.500,00€), Premio della critica Mustapha Messnaoui (1.000,00€). Anche nella categoria documentario sono dodici i film in lizza per il Premio Tamouda d’Or (2.000,00€) , per il Premio speciale della giuria e per il Premio opera prima (1.000,00€) .
La Repubblica di Cina, Ospite d’Onore di questa edizione, con una programmazione che affianca opere storiche, degli inizi del cinema fino al contemporaneo. L’evento speciale, realizzato in collaborazione con l’istituzione generale cinese per la comunicazione, editoria, radio, cinema e televisione, riflette gli stretti legami tra il Consiglio della Regione Tangeri-Tétouan-Al-Hoceima con la Repubblica di Cina, che ha recentemente lanciato progetti promettenti a carattere economico, logistico e scientifico, nella regione del Nord.
Il MedFilm Festival ha selezionato per l’evento marocchino alcuni tra migliori film italiani della stagione cinematografica 2016. Partecipa infatti al Concorso Ufficiale: “INDIVISIBILI” di Edoardo De Angelis. Presentato in competizione al Festival di Venezia e accolto con entusiasmo dal pubblico italiano, “INDIVISIBILI” racconta la storia di Viola e Daisy, due gemelle siamesi napoletane che lavorano come cantanti neomelodiche spinte dalla famiglia che vuole lucrare sulla loro condizione. Un giorno le sorelle scoprono che c’è la possibilità di essere separate, così che ognuna possa vivere la propria vita, ma la famiglia le pone di fronte ad un ricatto morale, spaventata dal rischio di perdere una preziosa fonte di mantenimento. Il loro sogno di normalità rischia di infrangersi contro il muro di miseria umana che le circonda.
Nel Concorso Documentari troviamo “DELTA PARK” di Mario Brenta e Karine De Villers, in concorso all’ultima edizione del MedFilm Festival. Cosmos, Moses, Efosa, Franklin, Augustin, Sunday, Esosa, Godwin, Abdoulai, Enry, Mustafa, Nathaniel, Charles, Victor, Ali. Questi i nomi di ragazzi africani che si sarebbero potuti ritrovare in un centro di accoglienza, in un campo, in una stazione o per strada, ma che invece sono finiti in un hotel sul Delta del Po, il Delta Park, trasformato in un centro profughi, in attesa che gli venga accettata la richiesta d’asilo. Nel frattempo condividono la quotidianità con il proprietario e la sua famiglia, che in cambio di quest’insolita ospitalità riceve dallo Stato 30€ al giorno per ogni immigrato, uno scambio che gli ha permesso di riavviare l’albergo.
Ai film in concorso si aggiunge, nella sezione Séances Spèciales, un’opera speciale che ha dato risonanza internazionale al cinema italiano a partire dall’Orso d’oro a Berlino ed alla nomination agli Oscar: “FUOCOAMMARE” di Gianfranco Rosi, in cui il regista racconta Lampedusa attraverso gli occhi di Samuele. Il ragazzo preferisce giocare sulla terraferma anche se tutto, attorno a lui, parla di mare e di quelle migliaia di donne, uomini e bambini che, negli ultimi vent’anni, hanno cercato di attraversarlo alla ricerca di una vita degna di questo nome, trovandovi invece troppo spesso la morte. Samuele e i lampedusani sono i testimoni a volte inconsapevoli, a volte muti, a volte partecipi, di una tra le più grandi tragedie umane dei nostri tempi.
Cristiana Paterno, giornalista, sarà Membro della Giuria del Concorso Ufficiale della 23° edizione del Festival di Tétouan, in rappresentanza dell’Italia. Giornalista e critico cinematografico. Vicedirettore della rivista “8½” e del Daily on-line Cinecittà, entrambi pubblicati dall’Istituto Luce Cinecittà. Nata a Roma, laureata in filosofia, è stata redattore del quotidiano L’Unità per oltre un decennio. Nel 2000 ha fondato e diretto il giornale on-line Tamtam cinema, vincitore del Premio Domenico Meccoli nel 2001 come miglior web magazine specializzato. Oltre ad aver collaborato con molti giornali, ha scritto saggi e articoli sul cinema italiano contemporaneo e ha spesso affrontato i film collegandoli altre discipline, dalla psicoanalisi alla letteratura. Ha fatto parte del comitato di selezione della Settimana Internazionale della Critica alla Mostra del Cinema di Venezia. Nel 2007 ha vinto il Premio del trade paper per il Giornale dello Spettacolo come giornalista dell’anno. È membro dell’Academy David di Donatello e dell’Academy del Documentary Doc / It Award.
Dal 25 al 27 marzo, nell’ambito del Festival, si terrà il Forum sulle scuole di cinema ispirato al modello dello storico progetto Methexis del MedFilm festival. In tale contesto si incontreranno i rappresentanti delle scuole nazionali di cinema di 10 Paesi: FEMIS, ESAV, IESAV, ISMAC, ECAM, Studio.ma BTS – Rabat, Media Art Maroc, Institut supérieur du cinéma Egypt. Per l’Italia sarà presente il Centro Sperimentale di Cinematografia rappresentato da Roberto Perpignani. Protagonista del rinnovamento del cinema italiano tra la seconda metà degli anni Sessanta e i primi Settanta ha lavorato come montatore al fianco di registi come Bernardo Bertolucci, Marco Bellocchio, Roberto Faenza, Paolo e Vittorio Taviani, ha improntato la concezione del montaggio a una sensibilità colta e raffinata, facendovi convergere suggestioni provenienti dal campo delle altre arti visive. Ha ottenuto due David di Donatello per il montaggio dei film “LA NOTTE DI SAN LORENZO” (1982) dei fratelli Taviani e “IL POSTINO” (1994) di Michael Radford. Insieme a lui a rappresentare la nostra Scuola Nazionale di Cinema l’allievo Matteo Gentiloni, regista diplomato del CSC.
Domenica 29 marzo 2017 è la volta del Forum delle Film Commission del Mediterraneo: “Il Mediterraneo spazio comune di realizzazione dei film, il Mediterraneo studio all’aria aperta co-organizzato con la molto attiva e ricca Film Commission della Regione di Tangeri -Tétouan- Al Hoceima . Per l’Italia interverrà Luciano Sovena, Presidente della Fondazione Roma Lazio Film Commission.
Giovedì 30 e venerdì 31 marzo 2017 si terrà il convegno “Quando il cinema supera le frontiere stabilite dall’uomo”. Incontro di approfondimento sul tema delle frontiere rappresentate nel cinema Mediterraneo. I partecipanti al convegno analizzeranno diversi temi tra cui “Confini e immigrazione clandestina”, “L’immagine dell’immigrato nel cinema europeo” e, a partire dai film in programma tra cui “FUOCOAMMARE” si discuterà anche di “Frontiere e conflitti”. Tra i partecipanti, critici e ricercatori di fama internazionale: il critico francese François Jost, il romanziere libanese Rashid Al-Daif, la scrittrice palestinese Liana Badr, il ricercatore francese Jean Clede, il critico cinematografico egiziano Amir Amry e la giornalista italiana Beatrice Fiorentino.